Divisi si perde


Non sono un economista, e potrei sbagliarmi, tuttavia io vedo un sottile filo che collega gli eventi che stanno movimentando l'economia europea e mondiale.

Partiamo da fatti recenti giovedì 12/01/2011 Obama ha chiesto al congresso di alzare il tetto per il debito pubblico americano, questo mentre le borse europee si stavano normalizzando e la situazione sembrava stabilizzarsi in Europa. Poi, diciamo a "sorpresa", con un tempismo degno di un pistolero del selvaggio west venerdì Standard & Poor's ha declassato "l'europa".

Guardando un po' più dall'alto la situazione si vede che gli USA sono un paese con un debito pubblico di 14 mila miliardi di dollari e un rapporto debito/PIL peggiore di quello Italiano; la loro stabilità finanziaria si basa principalmente sul fatto che il dollaro è considerato la moneta di riserva per eccellenza, di conseguenza tutti gli stati più grandi del mondo hanno riserve di dollari e comprano, a interessi praticamente nulli, bond usa.
Se ci si pensa gli investitori comprano perché ritengono gli usa affidabili, e gli usa sono tali perché gli investitori comprano, creando un paradosso sintetizzabile con la frase "gli usa sono affidabili perché tutti li ritengono tali".

E' vero che gli Stati Uniti sono un paese ricco di risorse e con un PIL in valore assoluto stratosferico quindi l'affidabilità ha anche un fondamento ma non è cosi robusto come si può pensare; infatti di recente, il maggior rigore dei conti dell'Europa e la crisi finanziaria dei mutui subprime, ha messo seriamente in discussione il dollaro come moneta di riserva; essendo quindi l'euro l'unico reale candidato a poter prendere il posto, anche se solo parzialmente, della moneta statunitense nel "cuore" degli investitori istituzionali ciò lo ha reso un "nemico" .

Se si guarda in quest'ottica quanto sta succedendo in Europa si comincia a vedere questo filo sottile che congiunge tutti gli eventi del 2011, ossia che l'obiettivo è, per citare gli antichi Romani, "divide et impera" che tradotto significa che se l'Europa tornasse alle monete nazionali nessuna delle loro monete singolarmente avrebbe alcuna speranza di poter essere un'alternativa al dollaro.

Si suol dire che "a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca", e quindi secondo me l'Europa intera ma soprattutto la Merkel devono capire che questa è una vera guerra finanziaria ma non contro l'Italia o qualsiasi altro stato bensì contro l'Euro stesso!

E' ovvio che non si può rispondere ad un cannone con la cavalleria, si risponde ad un cannone con un altro cannone, l'Europa deve agire da Europa Unita, la Germana la deve finire di pensare di poter sopravvivere da sola perchè se cade l'euro tutti gli stati avranno un tonfo dell'economia reale.

Secondo me l'Euro potrà veramente rispondere alla pari solo se avrà armi simili a quelle usa, quindi ben vengano gli Eurobond!

Saluti

K.