L'informazione quando c'è sciopero


Beh come sapete i giornalisti stanno mobilitandosi per far valere i loro diritti, essi hanno tutto il diritto di proteggere il nostro diritto ad una informazione imparziale e precisa, e hanno tutto il mio supporto morale, ma non voglio palare di questo.

Come tutti si accorgono ogni qual volta c'è sciopero partono i telegiornali essenziali, che a differenza di alcuni quelli "ordinari", riesco a seguire con attenzione ed interesse.
Nessun servizio strappalacrime da odiens, nessun giudizio soggettivo poco condivisibile, nessuna frase manipolata, nessuna sponsorizzazione ecc... Insomma non sono affetti dalle piaghe dell'informazione televisiva.

Odio quando fanno quei servizi interminabili con interviste ai familiari di qualche persona uccisa, fatte per far vedere le lacrime.
O interviste a presunti conoscenti e amici. Che non servono certo a fare informazione.

E' insopportabile quando fanno servizi lunghissimi su problemi più o meno gravi di personaggi famosi, e dedicano pochissimo tempo a temi ben più seri.

Poi ci sono quei servizi lunghissimi all'ultimo disco di vattelapesca o film di chicchessia, che spesso spacciano come capolavori osannati dalla critica schifezze criticate da critica e pubblico. Sarei anche disposto a approvarli se solo avessero l'onestà di metterci un bel bollino "messaggio promozionale".

Questa non è informazione. Un servizio giornalistico, secondo me. dovrebbe limitarsi a seguire le regole delle 5 w: "who, what, where, when, why" ovvero, in italiano, chi, cosa, dove, quando, perchè. Ovviamente va benissimo un bel come (how), e magari qualche informazione generale sul ambiente in cui è accaduto. Ma tutto il resto non serve che a perdere tempo, è meglio avere più servizi brevi che descrivano in modo preciso, chiaro e sintetico fatti importanti, che pochi servizi lunghi che si perdono in escursus decisamente poco informativi.

Oramai i telegiornali, non per colpa dei giornalisti, ma, credo, per le esigenze delle reti televisive, stanno soccomembendo alle regole della economia e dello spettacolo. Fortunatamente la carta stampata ancora resiste fornendo in media un buon livello di informazione.

L'informazione va tutelata e difesa, perchè essa, nei media, è la cosa di maggior valore, quindi i giornalisti hanno, come ho gia detto tutto il mio supporto morale.